Non ho mai parlato apertamente del il mio rapporto con la notte.
Fino all’etá di 24 anni non sono mai riuscita a dormire senza mia madre sotto lo stesso tetto.
Appena calava il buio tutto diventava pericoloso e fuori controllo, la mente comandava il corpo e lui somatizzava.
Le conseguenze erano attacchi di panico, una forte ansia e tanto altro.
Successivamente la figura di mia madre fu sostituita da persone tossiche che accentuavano la sensazione di non poter far nulla senza di loro. Soprattutto dormire.
Per questa ragione ho rinunciato ad un’università fuori regione e soprattutto a una proposta di Danza a Londra.
Prendo farmaci in maniera costante e faccio terapia da qualche anno, questo ha fatto si che due mesi prima del covid sia riuscita ad andare a vivere da sola.
Da lì la mia vita è cambiata.
La solitudine è diventata la mia migliore amica e la quarantena mi ha permesso di chiaccherare un sacco con me stessa.
La notte non faceva più paura e dormire “a stella” al centro del letto è diventato il mio hobby preferito.
Il salotto in quei mesi era una pista da ballo, la camera uno studio fotografico e tutto era diventato più leggero.
Purtroppo i vecchi mostri ogni tanto tornano. Dormire fuori città da sola è nella lista delle cose da fare che non ho ancora sbarrato.
Non ho mai condiviso tutto questo per vergogna.
La vergogna di non riuscire a dormire da sola… chissà forse un domani scoprirò di non essere l’unica.
I have never spoken openly about my relationship with the night.
Until the age of 24 I could never sleep without my mother under the same roof.
As soon as darkness fell, everything became dangerous and out of control, the mind commanded the body.
The consequences were panic attacks, severe anxiety and much more.
Later my mother figure was replaced by toxic people who accentuated the feeling of not being able to do anything without them. Especially sleep.
For this reason I gave up a university application and a proposal to dance in London.
I have been taking medication steadily and doing therapy for a few years, which meant that two months before covid I was able to move out on my own. From there my life changed.
Loneliness became my best friend, and quarantine allowed me to talk to myself a lot.
The night was no longer scary and sleeping in the middle of the bed became my favorite hobby.
The living room in those months was a dance floor, the room a photo studio, and everything became lighter.
Unfortunately, the old monsters occasionally return. Sleeping out of town alone is on the to-do list that I have not yet crossed off.
I have never shared this, out of shame.
The shame of not being able to sleep alone… who knows maybe one day I will find out I am not the only one.